Appuntamento centrato in pieno. Si , perché il grande manager ed “anima ispiratrice “ di tutta la complessa e virtuosa programmazione artistica del teatro Goldoni di Livorno dr. Marco Bertini ( riesce a fare anche utili di bilancio !) ha reso un cuore al borgo incantato , chiamato piazza Goldoni , dove severo e maestoso si erge lo storico Teatro edificato nel 1847.
Intorno edifici per civili abitazioni , vissute come presidio al buon gusto partecipato del popolo livornese all'arte in generale ed all'opera ed alla pittura in particolare , con caratteristici fondi dove sono insediati da decine di anni negozi di antiquari, gallerie d'arte e botteghe di artigiani . Azzeccata e geniale quindi l'idea di promuovere con questa iniziativa denominata “ I Maestri e gli Allievi “ il suggestivo e stimolante “ Centro Commerciale naturale “. Il Padre Eterno sembra avere dato all'iniziativa il proprio contributo donandoci una serata ( 6 settembre 2012 ore 21 ) eccezionale da un punto di vista climatico : cielo stellato, temperatura ideale per chi suona e chi ascolta , assoluta mancanza di vento . Anche questa è stata una “ scommessa “ ed una novità : fare suonare musica da camera all'aperto in uno spazio di media grandezza con una moderata amplificazione elettronica su un essenziale palcoscenico in struttura metallica collocato dinanzi all'ingresso del Teatro e realizzato dalla ditta Azimut srl Allestimenti Impianti (nuovo sponsor della Fondazione Teatro Goldoni ).
Un pubblico numeroso , attento e partecipe ha seguito con trepidazione emozionale i virtuosismi di quattro grandi maestri : Giovanni Riccucci al clarinetto, Laurentius Dinca al violino , Raffaele Mallozzi viola e Vittorio Ceccanti al violoncello insieme a tre dei migliori allievi delle classi di violino ( Dimitra Triantafyllou , Grecia ) ,viola ( Luigi Magnozzi , Italia ) e violoncello ( Sookjin Jo , Corea del Sud ) impegnati a regalarci sublimi sensazioni nella brillante esecuzione di due composizioni di musica da camera di Johannes Brahms : il Quintetto per clarinetto e archi op.115 ed il Sestetto per archi n.1 in si bemolle maggiore op.18 . Esecuzioni di grande livello tecnico e di coinvolgente apporto emozionale hanno trasformato la magica serata in un evento che pone certamente solide premesse per una continuità temporale mirante a rafforzare l'iniziativa “ Livorno Music Festival “ ,voluta dalla Fondazione Teatro Goldoni e dall'Associazione Amici della Musica , unica nel suo genere in Italia con lo scopo di offrire a giovani talenti di tutto il mondo un' occasione di perfezionamento tecnico esibendosi in concerti predisposti sul territorio con i loro grandi maestri.
Grande serata , tanto entusiasmo ed un particolare compiacimento per vedere “ sul campo “ la volontà di una città che crede veramente all'importanza culturale ed economica di investire in teatro e cultura. Del resto la recentissima indagine Excelsior promossa da Unioncamere e Ministero del Lavoro attesta la positiva tendenza occupazionale del settore.